La testimonianza di Loris Marchisio in "Generazioni. Un dialogo necessario"
Sul nuovo numero della rivista Fondazioni, "Generazioni. Un dialogo necessario", l'intervento di Loris Marchisio: "Una società più equa e coesa si crea solo rafforzando la solidarietà intergenerazionale e l’inclusione, riconoscendo che il benessere di una generazione è legato a quello di tutte le altre".

Da un punto di vista demografico l’Italia è un paese che vedrà aumentare drasticamente il numero di anziani nei prossimi decenni. Contestualmente, nascono sempre meno bambini e siamo il Paese Ue con la più bassa incidenza di 18-34enni sulla popolazione. Di fronte a questi dati emergono prepotentemente tanti interrogativi. Come miglioriamo le condizioni dei più anziani e promuoviamo l’invecchiamento attivo? Come possiamo permettere ai giovani di fare la loro parte e di contare di più? Come includiamo le generazioni future nelle nostre comunità? Con queste domande a fare da guida, Fondazioni ha esplorato il tema attraverso le cinque lenti della rivista: Conoscere, Fare, Immaginare, Vedere, Raccontare.
In particolare, nel suo intervento, Loris Marchisio, coordinatore nazionale di AGE Italia, ha parlato del diritto all’invecchiamento delle persone e della necessità di politiche per migliorare la condizione degli anziani. Di seguito, proporremo il suo contributo.
L’Europa sta affrontando una delle trasformazioni demografiche più significative della sua storia, con la popolazione che sta invecchiando sempre più rapidamente. In Italia questo fenomeno è particolarmente accentuato: il Paese ha una delle popolazioni più anziane al mondo, con un’età media in continuo aumento. Secondo le previsioni dell’Istat, entro il 2050, gli over 65 rappresenteranno circa il 34% della popolazione. Questa situazione pone sfide complesse, ma offre anche opportunità uniche per costruire una società che valorizzi tutte le età, con un’attenzione particolare agli anziani. AGE Platform Europe crede che sia fondamentale promuovere i diritti e il benessere degli anziani, integrandoli in una società che riconosca e valorizzi il contributo di tutte le età.
L’obiettivo è quello di costruire una società inclusiva e solidale, dove gli anziani possano vivere una vita dignitosa e attiva, partecipando pienamente alla comunità. Infatti, nel contesto nel quale ci troviamo, con una popolazione che invecchia e il tasso di natalità che diminuisce, il concetto di “dividendo demografico” è cambiato. Oggi dobbiamo considerare la possibilità di ottenere vantaggi sociali ed economici dalla gestione efficace dell’invecchiamento della popolazione. Vantaggi che possono derivare da politiche che favoriscano la partecipazione economica degli anziani, la loro salute e il loro coinvolgimento sociale. È quindi importante implementare politiche che promuovano l’invecchiamento attivo e sano, consentendo agli anziani di rimanere attivi nella comunità e nel mercato del lavoro più a lungo. Bisogna garantire sistemi di protezione sociale che offrano supporto adeguato agli anziani, incluse pensioni dignitose e accesso ai servizi sanitari e assistenziali di qualità. Serve promuovere l’inclusione digitale per ridurre il divario tecnologico, permettendo ai più anziani di accedere ai servizi online e partecipare pienamente alla società digitale. Inoltre, sarà importante incrementare i servizi di assistenza domiciliare per permettere alle persone di vivere autonomamente, il più a lungo possibile, riducendo la necessità di istituzionalizzazione. Non da ultimo bisogna lavorare per implementare programmi che promuovano la solidarietà intergenerazionale, facilitando il dialogo e la collaborazione tra giovani e anziani. Per fare questo serve l’impegno di tutta la comunità, dal volontariato alle organizzazioni locali, fino all’impegno delle Istituzioni, per implementare politiche e programmi che promuovano l’inclusione e il benessere degli anziani e delle loro famiglie. Una società più equa e coesa si crea solo rafforzando la solidarietà intergenerazionale e l’inclusione, riconoscendo che il benessere di una generazione è legato a quello di tutte le altre.
Qui potrete scaricare la rivista integrale: l'intervento di Marchisio lo troverete alle pagine 24 e 25. Buona lettura.
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